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mercoledì 27 ottobre 2010

Scoperto un tesoro di frutta secca

Le anfore si trovano disposte in posizione leggermente diversa da quella originale, un probabile indizio del fatto che la nave, affondando, si sia appoggiata su un fianco. La sensazionale scoperta archeologica è stata presentata alla Soprintendenza del Mare a Palermo dall'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana, Gaetano Armao e da Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare. «Per conoscere con precisione la natura del carico - ha spiegato Tus a- si è effettuato il prelievo di un'anfora e si procederà ad accertamenti di natura tipologica e merceologica. Ad una prima analisi possiamo supporre che fosse una nave annonaria, al servizio di Roma e che navigasse lungo le rotte nautiche commerciali dell'epoca, quali, per citarne alcune, Lilibeo- Roma, Milazzo-Roma». Le ricognizioni effettuate hanno portato all'individuazione di un altro relitto, anch'esso ad oltre cento metri di profondità. Le ricerche archeologiche nel mare di Panarea riprenderanno il 15 luglio per identificare con precisione il relitto ed effettuare operazioni di scavo e recupero.

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